sabato 24 gennaio 2009

Testimoniaze oculari evento Tunguska

Nel giornale siberiano Krasnojarets, il 23 Luglio 1908, si descrive così l’evento:
"Un fenomeno atmosferico d’eccezionale interesse si è verificato in questa regione. Si è, infatti, udito un boato del tutto simile a quello che potrebbe provocare un vento violentissimo, cui ha fatto seguito, subito dopo, uno schianto incredibile, accompagnato da una scossa tellurica che ha fatto letteralmente sobbalzare le abitazioni. Si è avuta l’impressione che qualche intensa radiazione o qualche enorme
macigno abbia scosso le costruzioni. Al tutto si sono succedute due formidabili raffiche di vento e una specie di ruggito proveniente dal sottosuolo, come se un numero infinito di convogli ferroviari fosse transitato contemporaneamente su dei binari. Infine si è avvertito un frastuono, come un crepitio di fuoco d’artiglieria… composto da 50 o 60 botte, che andavano scemando progressivamente. Testimoni oculari affermano che, prima di udire il boato iniziale, hanno osservato un corpo dall’aspetto infuocato solcare il cielo. Né forma né natura dell’oggetto, a causa della vertiginosa velocità, sono stati identificati. Una testimonianza comune, proveniente da differenti villaggi, sostiene che quando la 'cosa' ha raggiunto l’orizzonte si è alzata un’enorme vampa infuocata che ha letteralmente squarciato il cielo in due. I colpi
fragorosi sono stati avvertiti non appena la lingua di fuoco è scomparsa. Sulla piccola isola posta di fronte al villaggio gli animali domestici hanno dato segni di grande inquietudine, molte vacche hanno preso a muggire e a correre spaventate qua e là e i cavalli hanno iniziato a nitrire. L’impressione di chi ha assistito all’eccezionale fenomeno è stata che da un momento all’altro la terra si potesse squarciare e che ogni cosa dovesse sprofondare in abissi senza fondo. Chissà da dove, infatti, provenivano rombi e rimbombi spaventosi che scuotevano il suolo, e il fatto di non conoscere la provenienza incuteva una sorta di timor panico e di superstizioso terrore. La gente era allibita."
Tali informazioni provenivano dalla piccola città di Kezhma, distante circa 200 Km dal luogo dell’esplosione.


Da un altro villaggio conosciuto col nome di Nizhne-Karelinsk, posto a 320 Km dalla zona dell’epicentro, giunsero altre testimonianze, pubblicate sul giornale Sibir, edito nella città di Irkutsk:
"A nord-est, ben al di sopra dell’orizzonte, gli abitanti di Nizhne-Karelinsk hanno visto un misterioso e luminoso corpo celeste (troppo abbagliante, tra l’altro, per essere osservato ad occhio nudo) caratterizzato da un bel colore blu pallido… La 'cosa' aveva la forma di un cilindro. Il cielo era privo di nubi, fatta eccezione per una piccola nuvola scura osservata nella traiettoria in cui era comparso il corpo tondeggiante. Pareva molto caldo e quando il misterioso e luminoso fenomeno celeste si è avvicinato al suolo è sembrato polverizzarsi, trasmutandosi in una grande nuvola di fumo nero, mentre si udiva un rombo profondo, non tanto simile a un tuono, quanto al cadere di grandi massi o al crepitio di una scarica di armi. Tutte le costruzioni sono state scosse violentemente e, nel medesimo istante, una doppia lingua di fuoco è esplosa attraverso la nuvola. Tutti si sono precipitati nelle strade impauriti e in
preda al panico. Le vecchie hanno incominciato a piangere e il pensiero è subito corso alla fine del mondo.


Troviamo testimonianze tra la gente nelle zone più vicine all’epicentro, ci siamo imbattuti con quella del cacciatore Semenov.
Egli ha raccontato che il cielo all’improvviso sembrò dividersi all’apparire della palla di fuoco. Il calore emesso sembrava bruciargli la camicia e, come se non bastasse, l’onda d’urto che seguì lo scagliò a sei metri di distanza dalla posizione in cui si trovava al momento dello scoppio. Tutti i vetri delle abitazioni andarono in frantumi. Semenov si trovava nel piccolo insediamento di Vanavara, a circa 80 Km dall’epicentro. L’altro testimone M. Kosolapov, sempre di Vanavara, ha raccontato di un vento bollente che passò sul villaggio e di una specie di terremoto che fece cadere lo stucco dai soffitti delle case.

Avvicinandoci ancor di più ai confini con l’area devastata, in un piccolo accampamento di tende:
la signora Akulina fu proiettata in aria e il vecchio Vasily fu scagliato a 12 metri di distanza e colpito da un albero che gli fratturò un braccio. Morì poco dopo, mentre un altro membro del gruppo, Yvan Yerineev, per lo spavento perse la parola. I cani da caccia scomparvero e non tornarono mai più. Il pastore Dronov giacque privo di conoscenza per due giorni e il suo intero gregge di renne rimase ucciso. Spostandoci sempre più vicino al punto cruciale, ad esempio nell’accampamento di Vasily Dzhekoul, risulta che furono
carbonizzate circa 700 renne, insieme ai cani, provviste e tende. Fortunatamente Vasily in quel momento stava in un altro luogo e perciò fu in grado di raccontare il terribile evento. Nel punto di massimo effetto, tutto venne bruciato. Rimase solo la cenere.


Chuchancha e Chekaren, appartenenti al Clan Shanagir, che in quella mattinata del 30 Giugno stavano dormendo nella loro tenda collocata nei pressi del fiume Avarkitty:
"Checaren ed io balzammo fuori dei nostri giacigli; eravamo sul punto di strisciare fuori della tenda quando, improvvisamente, vi fu un poderoso tuono. Quello fu il primo scoppio. Il terreno iniziò a sobbalzare e a tremare, un poderoso vento colpì la nostra tenda, rovesciandola…
Quindi vidi un terribile prodigio: i tronchi degli alberi che cadevano, i loro aghi che bruciavano, così come il secco sottobosco, il muschio delle renne consumato dalle fiamme. C’era fumo ovunque; i nostri occhi dolevano. Faceva molto caldo, abbastanza da bruciare a morte. Improvvisamente, sopra la collina dove la foresta era già rimasta abbattuta, tutto diventò assai luminoso e… fu come se fosse apparso un altro sole… feriva gli occhi ed anch’io chiusi i miei. E subito vi fu un possente tuono. Questo fu il secondo scoppio. Era un mattino soleggiato, senza nubi. Il nostro sole splendeva luminoso, come sempre, ed ecco che comparve il secondo sole! Dopo aver visto tutto questo, apparentemente in alto da qualche parte ma in un luogo diverso, vi fu un altro bagliore e di nuovo un poderoso boato. Questo fu il terzo scoppio. Il vento ci investì, ci mandò a gambe all’aria, colpì i tronchi degli alberi abbattuti. Osservammo
gli alberi che cadevano, vedemmo come le loro cime si spezzavano e guardammo il fuoco. Ad un tratto Chekaren gridò: ‘Guarda lassù!’ ed indicò qualcosa. Io guardai e vidi un fulmine, che scoccò e colpì nuovamente, producendo un forte tuono. Tuttavia il botto era un po’ meno intenso di quello precedente.
Questo fu il quarto scoppio, simile ad un tuono normale. Ora mi sovviene che vi fu un ulteriore scoppio, il quinto, lontano e di scarsa intensità…"

Interessante è la testimonianza di due abitanti di Kezhma. Kokorin e Bryukhanov, quella mattina, viaggiavano su un battello nel fiume Angara ed erano diretti verso il villaggio di Khova per fare un carico di pietre.
Kokorin raccontò ufficialmente l’accaduto nel 1920 e poi nel 1930, affermando che mentre risaliva il fiume, vide una lingua di fuoco rossa che viaggiava obliquamente in direzione del terreno. Era tre volte più grande del sole, ma meno luminosa. Vide la fiamma che scompariva dietro le colline a nord-ovest e sentì delle esplosioni che durarono mezz’ora. La terra tremò ma l’acqua del fiume rimase calma.
Bryukhanov dichiarò invece di aver notato in cielo raggi a forma di cuneo, la cui parte più grossa era rivolta verso il basso, i quali sembravano trovarsi ad un angolo di 60° sull’orizzonte. Egli, insieme a Kokorin, raggiunse una casa proprio nel momento in cui si udirono in lontananza diverse esplosioni che attribuì a colpi d’arma da fuoco. Disse pure che i raggi infuocati gli avevano fatto male agli occhi, tanto che aveva dovuto distogliere lo sguardo.


C’è poi la testimonianza di Privalikhin, un ragazzo che all’epoca aveva 13 anni. Egli ha rivelato altri dettagli:
"Avevo appena attaccato il cavallo all’aratro, e stavo per sistemarne un altro, quando udì un colpo come di uno sparo. Mi voltai e vidi un oggetto infuocato di forma allungata che solcava il cielo. La parte anteriore era molto più larga di quella posteriore e il suo colore ricordava quello di un fuoco che arde alla luce del giorno. Era molte volte più grande del sole, ma meno luminoso, tanto che potevo
osservarlo ad occhio nudo. Dietro la fiamma trascinava qualcosa somigliante a polvere, che si addensava in nuvolette; le fiamme erano seguite da aloni blu. Il volo dell’oggetto infuocato durò per circa tre minuti, poi scomparve dietro il profilo di una collina a nord. Sentii ancora scoppi come d’arma da fuoco e la terra tremò. Le imposte delle finestre sbatterono al momento in cui persi di vista l’oggetto. Terrorizzato mi rifugiai in una capanna con altri contadini". Sicuramente i non numerosi abitanti di Vanavara furono i più traumatizzati. Questo ex villaggio si trovava a circa 100 Km dal punto critico e, tra le tante cose, i testimoni subirono pure l’onda di calore. Dai
resoconti delle loro testimonianze si arrivò alla conclusione che in piena luce diurna essi videro una colonna di fuoco, alta 12 Km e larga circa 1,5 Km. Essa si trasformò in una nuvola a forma di fungo che salì ad un’altezza stimata di 80 Km. Nessuno di loro rimase ferito seriamente ma l’oggetto infuocato lasciò un segno profondo nelle loro coscienze. Ecco perché non solo gli abitanti di Vanavara ma anche quelli d’altri villaggi limitrofi all’epicentro come Teterya, Kezhma, Strelka, dettero negli anni a seguire informazioni contraddittorie o negavano che fosse accaduto qualche cosa o addirittura cercavano di nascondere l’ubicazione del luogo del disastro.


Al momento dell’ esplosione il cielo per qualche motivo si aprìe, oltre di esso, la gente riuscì a vedere lo spazio esterno – il firmamento stellato.
“Avevo 19 anni ed al momento della caduta del meteorite mi trovavo alla stazione commerciale. Marfa ed io ci eravamo recate alla fonte. Marfa iniziò ad attingere l’acqua ed io ero accanto a lei, rivolta verso nord. A quel punto vidi in cielo a settentrione spalancarsi davanti a me una vampata di fuoco. Eravamo terrorizzate e io riuscì soltanto a dire, “per quale motivo il cielo si è aperto in pieno giorno? So che ciò accade di notte mai in pieno giorno, quindi il cielo si richiuse e dopo udimmo dei colpi, come di arma da fuoco…


Aggiungo altre testimonianze prese dallo studio di Valery Uvarov - La misteriosa valle della morte siberiana - Nexus n° 51-57-58-59 2003-2004 fonte: http://astronavepegasus.forumattivo.com ho usato questa traduzione perchè fatta bene e disponibile on-line senza doverla ricopiare da Nexus.
Negli archivi di quello che era l'Osservatorio Magnetico e meteorologico di Irkutsk, gli investigatori sono riusciti a scovare delle note scritte da A. K. Kokorin, che era un osservatore presso una stazione meteorologica sul fiume Kezhma, a circa 600 chilometri dal sito dell'esplosione della Tunguska. Nel suo diario delle osservazioni per il giugno del 1908, la sezione “Note” contiene una annotazione di eccezionale importanza. Dimostra che c'era più di un oggetto nei cieli in quel momento.
Alle 7 del mattino, due cerchi infuocati (sfere) di dimensioni gigantesche sono apparse a nord; quattro minuti dopo essere apparse, i cerchi sono scomparsi; subito dopo la loro sparizione si è udito un suono molto forte, simile al suono del vento, che andava da nord a sud; il suono è durato per circa 5 minuti; sono seguiti dei suoni e dei boati, come i colpi di un enorme cannone, che hanno fatto tremare i vetri. Questi colpi sono continuati per 2 minuti, in seguito c'è stato un colpo secco, come lo sparo di un fucile. Questi ultimi suoni sono durati 2 minuti. Tutto è successo in pino giorno.
In quel momento, T. Naumenko stava osservando il volo di una sfera dal villaggio di Kezhma che si trova sul fiume Angara. Asserisce che l'oggetto era più grande della luna e che è passato di fronte al sole, che in quel momento era ad una altezza di 27° sopra la linea di orizzonte. In quello stesso istante, il meteorite Tunguska ha sorvolato il villaggio di Mironovo (58° 14' N, 109° 29' E).
I primi a vedere il volo di uno dei “Terminators”, portante una potente carica elettromagnetica, sono stati gli abitanti del villaggio di Alexandrovka (territorio dell'Altai meridionale), che si trova a quasi 1500 chilometri di distanza dal sito dell'esplosione.
Il resoconto lasciato da Nikanorovich Kudriavtsev, che ha visto il volo della sfera infuocata, contiene dettagli che indicano la natura elettromagnetica del “Terminator”:

...il 30 giugno del 1908 era una giornata serena...ero seduto di fronte ad una finestra che si affacciava verso NW. Il nostro villaggio, Alexandovka, si estende lungo una gola...all'altro lato del villaggio sul crinale del Semi si ergeva la cima del Monte Gliaden. Ed allora, all'improvviso, una sfera luminosa è apparsa nel cielo; è cresciuta velocemente in dimensione e luminosità. Stava volando verso NW. La sfera volante era delle dimensioni della luna, solo più luminosa; anche se non di una luminosità accecante.; potevi osservarla volare senza distogliere lo sguardo. Volava molto velocemente. La sfera si lasciava dietro una scia di fumo bianco più larga della sfera stessa. Non appena questa sfera è apparsa, tutta la zona è stata illuminata da una luce innaturale, che non aumentava uniformemente, ma con una sorta di fluttuazione, come lampi in ondate. Non c'era rumore, nessun boato che accompagnasse il volo della sfera, ma la luce fluttuante e innaturale ha ispirato una sorta di paura, di ansia....
Ye Sarychev, interrogato da D. F. Landsberg a Kansk l'11 ottobre del 1921, ha detto:
con l'inizio del suono, una sorta di bagliore è apparso nel cielo, di forma rotonda, delle dimensioni di circa la metà della luna, di colore azzurrognolo, che volava rapidamente in una direzione da Filimonovo verso Irkutsk. Il bagliore ha lasciato una scia della forma di un nastro azzurro pallido che si estendeva per quasi tutta la lunghezza del suo percorso, e poi gradualmente è sparito dalla parte finale. Il bagliore si è nascosto dietro le montagne senza dissolversi. Non sono stato capace di calcolare la durata del fenomeno, ma è stato molto breve. Il cielo era assolutamente limpido, e continuava ad esserlo.
Nello stesso momento, il volo di un corpo celeste è stato osservato a sud del territorio di Krasnoyarsk, 60 chilometri a nord di Minusinsk, 930 chilometri dal sito dell'esplosione, ma spostandosi lungo una traiettoria differente. Approssimativamente nello stesso momento, un oggetto è stato visto nella regione dell'insediamento di Nizhneye-Ilimskove a 418 chilometri dal sito dell'esplosione. Poi, è stato verificato che un corpo celeste ha sorvolato il villaggio di Preobrazhenka, che si trova lungo il fiume Nizhniaya della bassa Tunguska. Tutti questi oggetti volavano nella stessa direzione – verso un'unica destinazione: le zone di esplosione Shishkov e Kulik e il cratere Voronov!

Il quadro che si forma dai resoconti dei testimoni oculari mostra che gli oggetti osservati dalle varie parti della taiga non potevano essere dei meteoriti. Erano parecchi ed avevano seguito diverse traiettorie ma tutte dirette verso lo stesso punto. Sorprendentemente, gli scienziati e i ricercatori che hanno interrogato i numerosi testimoni non sono stati capaci di notare nei loro resoconti alcuna differenza tra il comportamento del meteorite e quello delle “sfere Terminator”, che lo hanno accerchiato in gran numero da diverse direzioni per poterlo distruggere. È un fatto risaputo che il volo di un meteorite nell'atmosfera è sempre molto breve (una questione di secondi) e molto veloce (tra i 6 e i 22 km per secondo), ad un'angolazione rispetto alla superficie terrestre lungo una traiettoria dritta, lasciando una scia di fuoco e fumo che si estende per 200 a 300 km e richiede alcune decine di minuti per dissiparsi.
I rapporti dei ricercatori e le spiegazioni degli scienziati parlano di un solo oggetto della Tunguska. Tuttavia, i resoconti dei testimoni dell'evento e le prove raccolte dai ricercatori indicano con insistenza che c'erano vari oggetti nel cielo, che seguivano diverse traiettorie da diverse direzioni,
i rapporti dei ricercatori e le spiegazioni degli scienziati parlano di un solo oggetto della Tunguska. Tuttavia i resoconti dei testimoni oculari dell'evento stesso e le prove raccolte dai ricercatori indicano ripetutamente che c'erano vari oggetti nel cielo, che seguivano diverse traiettorie da differenti direzioni, ma, cosa significativa, muovendosi lentamente in parallelo alla superficie terrestre, a volte fermandosi, cambiando direzione e velocità – in pratica, manovrando – il che esclude totalmente l'idea che questi oggetti fossero comete o meteoriti. I meteorite e le comete non volano in quel modo!
Migliaia di osservatori non possono avere tutti confuso quello che hanno visto, anche perché quel mattino il cielo era sereno. Le persone che vivevano nel raggio di 800 km dal luogo in cui l'intruso cosmico è caduto hanno osservato il volo inusuale di enormi corpi infuocati che lanciavano scintille e si lasciavano dietro scie color arcobaleno. Il punto più importante, tuttavia, è che non tutti hanno visto lo stesso unico oggetto, ma diverse “sfere terminator” con differenti comportamenti e aspetti.
Dopo che i “Terminators” sono stati creati ed espulsi attraverso le aperture dell'Impianto, hanno iniziato a muoversi verso un punto di controllo – il luogo della loro ultima ricognizione prima della distruzione del meteorite. Ad un certo momento durante il loro volo, le sfere si sono fermate per sistemare la loro posizione con rispetto al meteorite in caduta e quindi, ripartendo ad enorme velocità con un terribile fragore, si sono precipitate al suo incontro.
Sotto è riportato un estratto del racconto di un testimone che viveva nel villaggio di Moga nella Nizhniaya Tunguska, 300 km a est del sito dell'esplosione. È menzionato nel libro di Yuri Sbitney, Echo, e parla da se.

“Ricordo bene quel tempo – avevo 11 anni allora. Mi sono alzato molto presto. Era una giornata limpida e senza nubi. La nostra casa era qui, dove è ancora adesso, su una collina. Stavo martellando una falce.
Ero lì che martellavo la falce, ma il suono sembrava provenire da un'altra parte. Mi sono bloccato per ascoltare, ed allora è iniziato un vero frastuono. Il cielo era limpido come non mai, senza neanche una nuvola. Non c'erano aerei ne elicotteri allora, ovviamente. È stato solo più avanti che sono diventati familiari. Ma c'era questo frastuono. Non era come un temporale. E continuava ad aumentare, rombando più forte. Improvvisamente un secondo sole è rotolato nel cielo. “Il nostro”, per così dire, mi colpiva sulla nuca, e questo qui era nei miei occhi. Non potevo guardare, tutto è diventato buio. Sono scappato dentro casa e questo nuovo sole brillava attraverso questa finestra qui e si muoveva sulla stufa in questo modo.
La casa si ergeva, come la maggior parte delle case russe lungo i fiumi del nord, con le finestre esposte a est e sud. Una finestrella si affacciava a nord ovest e questo “sole” brillava attraverso di questa, colorando la parete e la grande stufa russa di cremisi. Questo bagliore si muoveva da destra a sinistra, verso est, mentre la normale luce solare entrava dalle altre finestre e sulla parete opposta alla stufa.
Guardai al sole che infuocava sulla stufa attraverso quella finestra e sono rimasto a bocca aperta. Non avevo mai visto una cosa del genere. Ed il il rombo continuava ancora. Senza sosta. Mio nonno era seduto sulla stufa ed ha iniziato a cantare una preghiera a voce alta. Cantava e mi disse” Stiopa, preghiamo! Tutti voi, pregate! È successo! È arrivato.” (gli sciamani avevano avvisato la gente sulla fine del mondo).
Pregare? Io avrei voluto scappar via da qualche parte, ma non c'era nessun posto dove andare. Il rumore era ovunque. E una palla infuocata ci stava arrivando addosso. Continuava a muoversi lungo la stufa, e poi si è fermata.
La sfera infuocata che era apparsa in un giorno limpido e senza nuvole si avvicinava alla terra con crescente rombare. Crebbe a vista d'occhio, si infiammò e divenne così piena di potente luce infuocata che non era possibile guardarla. Ad un certo punto, il terribile rombo si è tramutato in un incessante ruggito e la sfera smise di muoversi, sospesa sopra la terra così come il sole è sospeso sull'orizzonte prima del tramonto. È difficile stabilire quanto tempo è rimasta senza muoversi, ma la sfera infuocata è rimasta immobile abbastanza a lungo per imprimersi nella esterrefatta mente umana.
Avevo paura di guardare fuori dalla finestra, ma dal riflesso sulla stufa, potevo vedere che si era fermata. Poi improvvisamente è scattata a grande velocità, lampeggiando sulla stufa ed è sparita. Il rombo di tuono era terribile. La terra tremava. Sono stato sbattuto a terra e il vetro della finestrella è andato in frantumi come se qualcuno lo avesse colpito da fuori. Non sono rimasto a terra molto a lungo. Sono saltato in piedi pensando “Dov'è il nonno? Non mi dire che è stato buttato giù!”. Era sdraiato a pancia in giù sul bordo della stufa e continuava a chiedermi: “Stiopa, che succede? Stiopa, che succede?”. Era tutto bagnato e pallidissimo. Credo la terra stesse ancora tremando, il pavimento di muoveva sotto i miei piedi, o forse erano le mie gambe che tremavano. È stato spaventoso!

..Nessuno poteva capire dove quel sole era andato a finire. Era lì che brillava, solo momenti prima. E così forte che le ombre in quel momento sono scomparse. E la luce, scontrandosi con la luce, aveva privato il mondo delle sue piacevoli e familiari forme. Tutto, dal più piccolo filo d'erba al più grande albero di cedro, improvvisamente sembrava diverso da come era sempre stato. I colori erano svaniti, così come l'usuale tridimensionalità del mondo così calda e rassicurante. Il nostro mondo era sparito.

A giudicare dai dettagli di questa testimonianza, il narratore era molto vicino al luogo ove la sfera “Terminator” è stata generata; in altre parole, nell'immediata vicinanza di una delle colonne di energia (turbini infuocati) che portavano le sfere in superficie.
Il resoconto di Sbytney include questo importante elemento:
qualcuno ha anche visto una colonna infuocata scendere dalla palla di fuoco, e per un istante è apparso come una specie di enorme albero con una corona infuocata circolare. Qualcuno ha notato che questo furioso fascio di luce è come se avesse sputato un'altra palla che è andata verso il suolo. Altri, tuttavia, insistevano che non c 'era stata una seconda palla, ma quel fuoco, quel sole, si è catapultato esso stesso verso il basso obliquamente.
Molti l'hanno vista e ci sono molte versioni diverse. Ma tutti erano d'accordo sul fatto che il movimento di quel misterioso oggetto infuocato si è fermato, ed è rimasto sospeso immobile sopra la terra. E c'è stato un rombo. E quindi c'è stato qualcosa come un'esplosione – la terra ha tremato ed un rapido movimento, decollando, e lo stesso rombo, ma ora in diminuzione, e la graduale sparizione di quel fuoco furioso, finché non fu appena visibile nella vasta espansione del cielo. Poi è sparito, ed il tuono è diminuito fino a cessare del tutto, era lì – ed è volato via...

l'Epica Olonkho
spargendo una pioggia di pietra,
causando il lampeggiare del fulmine,
causando l'esplosione del tuono più potente
dopo di lui,
Niugurn Bootur volava senza deviare.

Un attento studio degli Olonkho porta ad una importante conclusione. Alcuni elementi dei poemi descrivono uno schema che riflette con precisione le fasi dello sviluppo degli eventi che periodicamente accadono sopra la tundra siberiana. Diventa evidente il perché i testi Olonkho contengono dei sorprendenti richiami ai resoconti dei testimoni oculari. Ecco altri brani degli Olonkho:
ad una distanza di tre giorni di viaggio
puoi vedere il fumo che si innalza,
allargandosi come un fungo.
La terra intorno fu ricoperta
di polvere e di cenere.
Il fumo turbinò,
denso e nero,
si alzò verso il cielo in una nuvola scura,
oscurando la luce del sole.

In un'epoca differente, questo scenario è stato osservato da migliaia di persone. Uno dei resoconti più interessanti di questo tipo è un rapporto dell'Ambasciatore olandese, il Barone de Bij, che I. V. Bogatyrev trovò negli Archivi Navali dell'URRS:

il 13 aprile 1716, il secondo giorno dopo il festival di Pasqua, verso le 9 di sera è apparsa in un cielo limpido e senza nuvole, una meteora particolarmente brillante, lo sviluppo della quale è di seguito allegato.

Nella parte nord orientale del cielo per prima è sorta all'orizzonte una nube molto densa, con una punta sulla parte superiore e larga alla base. Si è alzata così in fretta che in non più di tre minuti ha raggiunto metà dell'altezza verso lo zenit.
Nel momento in cui la nube nera è apparsa, a nord ovest è apparsa una enorme cometa che si è alzata a 12° sulla linea dell'orizzonte, quindi è sorta un'altra nuvola nera ad ovest che si è alzata velocemente verso la nuvola che si avvicinava un po' più lentamente. Tra queste due nuvole nella zona a nord est, si è formata una luce brillante con la forma di una colonna, che per alcuni minuti non ha cambiato posizione, mentre la nuvola che era apparsa ad ovest si muoveva verso di essa ad incredibile velocità e si scontrò con l'altra nuvola con tale violenza che ci fu una vasta fiammata nel cielo provocata dalla loro collisione e questo fu accompagnato da fumo, mentre il bagliore si estendeva da nord est a ovest. Il fumo è salito fino a 20° al di sopra dell'orizzonte, mentre i raggi della fiamma la intersecavano costantemente in tutte le direzioni, proprio come se ci fisse stata una battaglia in corso tra molti eserciti e molte navi da guerra. (N.d.T.: il testo in inglese ha una sintassi a dir poco approssimativa, ho fatto del mio meglio per dargli un senso compiuto. Si tratta della traduzione in inglese di un pezzo in russo che era una traduzione dall'olandese. E vai!!!)
Questo prodigio è andato avanti per un bel quarto d'ora nel suo aspetto più abbagliante e poi ha iniziato a diminuire in intensità poco a poco terminando con l'apparizione di un nugolo di frecce luminose che hanno raggiunto gli 80° sulla linea dell'orizzonte. La nuvola apparsa ad est si è dileguata. Dopo di questo, l'altra è svanita del tutto, in modo tale che per le 10 di sera il cielo era di nuovo sereno e pieno di stelle.
Uno non può immaginare quanto questo fenomeno possa essere stato spaventoso al momento della collisione tra le due nuvole, quando entrambe sono andate in frantumi, in un certo qual modo, per il violento impatto, e quando erano accompagnate da un nugolo di nubi più piccole che le accompagnavano a incredibile velocità nel loro volo verso ovest. La fiamma che si è sprigionata è stata come il rombo del tuono, eccezionalmente luminosa ed accecante.